Sei mesi di tempo perché il Congresso decida sulla questione dei figli dei migranti arrivati illegalmente negli Stati Uniti da bambini. Se non si riuscirà ad arrivare a una soluzione – e Trump ricorda che non ci si riuscì con l'amministrazione Obama – allora la Casa Bianca prenderà in mano la cosa di persona, agendo per decreto.È questo l'avvertimento che da Washington arriva alla politica americana, mentre a quanto riferisce l'Associated Press sono quindici gli Stati pronti a mettere i bastoni tra le ruote al presidente e muoversi contro la cancellazione del piano "Dreamers", il programma di protezione che ora è in bilico.Sono 800 mila i giovani che rientrano nel piano conosciuto con l'acronimo inglese Daca (Deferred Action for Childhood Arrival). E contro un'abolizione si sono schierati lo Stato di New York, quello della California ma pure Washington, mentre il Los Angeles Times fa i conti in tasca all'amministrazione e avverte: "Senza i Dreamers (ndr questo il nome con cui sono conosciuti i migranti arrivati da bambini negli Stati Uniti) ci saranno importanti ripercussioni economiche".