Si aggrava la situazione di Guerlin Butungu, il congolese 20enne accusato di essere il capo del branco responsabile degli stupri di Rimini.Mentre lui continua a negare di aver violentato la turista polacca e la trans peruviana nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorsi, un altro degli arrestati – uno dei fratelli marocchini – lo accusa di aver tentato di stuprare una sua amica fuori da un locale di Pesaro. In questo caso gli altri del gruppo sarebbero però riusciti a fermare Butungu e a portarlo via. Anche su questo episodio la Procura di Rimini ora sta indagando.Butungu sarebbe stato inoltre riconosciuto – insieme agli altri tre – dalla coppia di Legnano che è stata vittima di un tentativo di violenza sempre a Rimini il 12 agosto scorso. Alla coppia era stato rubato anche un telefonino, ritrovato nella valigia del congolese assieme a quello di un'altra coppia aggredita a Rimini la notte delle violenze. Elementi che aggravano il quadro accusatorio dei quattro e dimostrerebbero, ogni giorno di più, che il branco aveva ormai un modo di agire consolidato che si dispiegava in rapine e violenze. Gli inquirenti continuano a indagare.