Il prossimo 25 ottobre arriverà finalmente Star Trek: Discovery, la nuova serie ideata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman che andrà ad ampliare il già vasto universo legato al mondo dell’Enterprise. Nata in esclusiva per la piattaforma americana Cbs All Access, la serie esplorerà ciò che accadde 10 anni prima gli eventi dello Star Trek originale, uscito l’8 settembre 1966, e sarà distribuita in tutto il mondo (Italia compresa) da Netflix, un episodio a settimana. Protagonisti saranno le navi spaziali Uss Discovery e Uss Shenzhou e i loro equipaggi, coinvolti nella scoperta di nuove civiltà e, in questa prima stagione, in una guerra che riguarderà i Klingon.
Ma appunto negli oltre 50 anni di storia l’universo televisivo di Star Trek è divenuto piuttosto composito: dopo la serie originale andata in onda dal 1966 al 1964, infatti, ci sono state The Next Generation (1987-1994), Deep Space Nine (1993-1999), Voyager (1995-2001) e Enterprise (2001-2005). Tutti questi 695 episodi sono già disponibili su Netflix, la quale ha elaborato (e per una volta rivelato) i dati riguardanti gli utenti che li hanno visti in streaming: sono infatti 12mila i fan che hanno seguito tutti questi episodi, impiegandoci all’incirca 22 giorni terrestri.
Come si vede da questa infografica elaborata da Netlix per Wired, i fan italiani sembrano avere una particolare predilezione per gli episodi della serie classica, tanto che 9 su 10 fra i più visti appartengono a essa. Unica eccezione un doppio episodio della serie Voyager, che è anche fra gli episodi più visti a livello globale nell’arco di tutte le serie trasmesse dalla piattaforma. Vediamo dunque quali sono gli altri più rivisti in tutto il mondo.
1. Endgame (Fine del gioco)
Diviso per comodità in due parti, Endgame rappresenta in realtà il 24simo episodio della settima stagione di Star Trek Voyager e funge da finale di serie per questo capitolo della saga. Conclude infatti le avventure della USS Voyager che, inviata nel Quadrante Delta per inseguire gli ultimi ribelli dell’organizzazione Maquis, vi rimane intrappolata e cerca in molteplici modi di far ritorno sulla Terra.
La prima parte si apre in realtà già nel futuro (nel 2404), quando sono passati già 10 anni da quando la Voyager è riuscita a tornare sulla Terra, a costo però di parecchie morti nell’equipaggio e della follia di un altro membro. L’ormai ammiraglio Katherine Janeway, oppressa dai rimorsi, decide allora di riscrivere la storia e di tornare nel 2378 per convincere la sé stessa di allora, capitano della Voyager, a sfruttare alcuni condotti di transcurvatura presidiati in una nebulosa dai Borg per velocizzare il ritorno a casa.
Si scopre però che quegli stessi condotti permetterebbero ai Borg di inviare le proprie forze istantaneamente in numerosi quadranti della galassia: nonostante la Janeway del passato sia conscia che non sfruttare quell’occasione significherebbe impiegare 23 anni invece di 7 per tornare sulla Terra, con le conseguenti morti dei suoi compagni, decide lo stesso di attaccare i nemici. Solo il sacrificio della vecchia Janeway, che si consegna astutamente alla regina Borg, risolverà la situazione e permetterà di ottenere entrambi i risultati.
L’episodio ha vinto due Emmy Awards quell’anno, per la miglior colonna sonora e i migliori effetti speciali.
2-3. The Best of Both Worlds (L’attacco dei Borg)
La prima parte di The Best of Both Worlds rappresenta l’ultimo episodio della terza stagione di Star Trek: The Next Generation, mentre la seconda è il primo episodio della quarta (una tradizione, questa di un cliffhanger che chiude una stagione e inaugura quella successiva, introdotta qui e poi molto utilizzata in seguito). Next Generation, una delle serie più famose di tutto il franchise anche per la presenza del capitano Picard interpretato da Patrick Stewart (poi professor Xavier in X-Men), si colloca cent’anni dopo la serie originale e affronta nemici diventati ormai canonici come i Romulani o i Borg.
Proprio i Borg sono al centro di questo doppio episodio: l’Enterprise risponde infatti alla chiamata di soccorso da una colonia su Jouret IV; giunta sul posto, non c’è più traccia dei 900 abitanti del luogo. Il sospetto che si tratti di un attacco dei Borg viene confermato dalla presenza della radiazione tipica che questi esseri lasciano, causando così l’intervento di alti ufficiali della Flotta Stellare, fra cui quello del tenente comandate Shelby che sta studiando i Borg e prende il comando della situazione.
Gli eventi precipitano quando un nave cubica dei Borg riesce a catturare Picard e ad assimilarne la coscienza trasformandolo in Locutus dei Borg. Il loro intento è quello di attaccare direttamente la Terra sfruttando le conoscenze del capitano. In un disperato tentativo di salvataggio, Picard riesce a liberarsi e a rivelare che l’unico modo di disattivare le armi e le difese della nave Borg attraverso lo sleep mode, anche se il plagio subito lo tormenterà a lungo.
Anche quest’episodio ha vinto due Emmy (per la direzione artistica e il montaggio sonoro) ed è più volte citato nelle classifiche fra i migliori episodi di sempre della saga.
4-5. Scorpion (Il patto dello scorpione)
Torniamo nel mondo di Voyager con Scorpion, un doppio episodio che fa da ponte fra la conclusione della terza stagione e l’esordio della quarta. Ancora una volta sono centrali i Borg, ma qui dipinti in una versione inedita. Infatti la Voyager, una volta entrata nel loro spazio, assiste alla distruzione di 15 cubi Borg da parte di una forza aliena sconosciuta; durante la ricognizione di una nave distrutta, il guardiamarina Kim viene infettato da una spora che comunica telepaticamente a Kres l’intenzione di distruggere tutta la Galassia.
Conscia della portata della minaccia, il capitano Janeway intende stringere un’alleanza con i Borg contro il comune nemico anche se Chakotay cerca di dissuaderla raccontando la storia dello scorpione e della rana (e una volpe, nella serie). Grazie alla mediazione di uno dei droni dei Borg, Sette di Nove, un’umana da loro assimilata in giovanissima età, metteranno a punto un’arma in grado di sconfiggere gli altri alieni. Una volta sulla Voyager, però, tenterà di prendere il comando della console, anche se sarà fermata e negli episodi successivi diventerà uno dei membri essenziali dell’equipaggio.
L’episodio fu fondamentale per ravvivare le sorti della serie che stava affrontando un considerevole calo di ascolti. L’uscita di scena di un personaggio come Kres e l’introduzione, invece, dell’ambigua figura di Sette di Nove e della temibile Specie 8472 contribuirono invece a risollevare il destino della produzione, che continuò ancora per altre tre stagioni.
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