I femminicidi sono in calo ma l'emergenza il governo la sente comunque "finché il fenomeno non verrà debellato": parola di Maria Elena Boschi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e già ministro per le Riforme col governo di Paolo Gentiloni.Intervistata dal Corriere della Sera, la Boschi affronta il tema della violenza di genere partendo da una delle questioni più spinose: quella della supposta correlazione fra immigrazione e violenze, che il sottosegretario nega con decisione. "Che l'autore o la vittima siano italiani o stranieri – spiega – non cambia niente, la gravità è pari", afferma invitando a non fare "facili connessioni" in materia.E l'esponente del governo elenca diverse misure elaborate dal governo per contrastare la violenza. Nel piano dell'esecutivo sono comprese progetti specifici di formazione per carabinieri e agenti di polizia penitenziaria, per controllare meglio i condannati per reati sessuali all'interno delle carceri. Inoltre sono stati avviati protocolli di collaborazione con il Csm per la formazione dei magistrati e con i sindacati per la prevenzione degli abusi sul lavoro.Particolare attenzione, assicura poi il sottosegretario, verrà dedicata a non lasciare sole le donne nel percorso successivo alle violenze: "Se esse avvengono nel contesto familiare alcune non denunciano perché hanno paura di perdere la casa, le relazioni affettive o la sicurezza economica e per questo abbiamo previsto, fra l'altro, strumenti più efficaci sulle politiche abitative", lavorando con i Comuni per stabilire criteri prioritari nell'assegnazione delle case popolari.