Firenze Non ci sta, la comunità di giovani americani a Firenze, a passare per quelli che non stanno abbastanza attenti a cosa può succedere di notte. A pochi giorni dalla denuncia delle due studentesse statunitensi di 19 e 21 anni, il mondo degli «expat» coloro che per studio o lavoro hanno lasciato il Paese d'origine per trasferirsi altrove è ancora sconvolto dalla ricostruzione di quanto sarebbe avvenuto in Borgo Ss. Apostoli, dove i due carabinieri avrebbero abusato di entrambe.Le ragazze sono in Italia dalla fine di agosto, vengono da due Stati sulla costa atlantica e conoscono solo poche parole di italiano. Su internet i commenti sono tutti incentrati allo sgomento, soprattutto perché un'aggressione di questo tipo sarebbe stata perpetrata dalle forze dell'ordine, ossia le prime figure che gli studenti stranieri in Italia imparano a riconoscere e di cui sanno di potersi fidare. Sulla vicenda, e soprattutto sul rapporto tra il mondo studentesco straniero e la città, è intervenuto anche il sindaco Dario Nardella: «È importante ha commentato il primo cittadino – che gli studenti americani imparino che Firenze non è la città dello sballo. È una città vivace, accogliente, plurale, ricca di opportunità culturali e di svago, ma credo che dal punto di vista delle regole e del buon comportamento non abbia niente di diverso da tante città americane. Questo ovviamente al netto del gravissimo episodio di cui stiamo parlando, perché il fatto ha riacceso i riflettori anche sul modo con cui i giovani studenti stranieri vivono la nostra città. Mi piacerebbe che fossero più integrati nella vita culturale e collettiva, e non considerassero Firenze solo una Disneyland dello sballo». In una città ad alta vocazione turistica come Firenze e con oltre 5000 studenti stranieri divisi in 34 università, episodi di violenza ai danni di giovani dalle molestie verbali ai palpeggiamenti, dagli approcci insistenti fino agli abusi non sono poi così sporadici, soprattutto in orario notturno.Le cronache cittadine riportano periodicamente episodi del genere: il più grave a fine gennaio, quando una ragazza di 25 anni originaria dell'Est Europa raccontò di essere stata violentata da due uomini alle 2,30 di notte intorno a piazza Beccaria: mentre era ferma davanti al portone di casa frugando nella borsa per cercare le chiavi, due uomini l'hanno aggredita alle spalle e trascinata in un vicolo dove uno le avrebbe tolto i pantaloni e avrebbe abusato di lei mentre l'altro la immobilizzava. Sempre quest'anno, a febbraio un indiano 29 enne ha aggredito una fiorentina di 23 anni che stava tornando a casa dal pub in cui lavora e l'ha quasi strangolata. Solo la reazione della giovane ha impedito all'uomo, residente a Fiumicino ma in realtà senza fissa dimora, di portare a termine la violenza. L'aggressore se l'è cavata con due giorni di carcere: il gip ne ha convalidato l'arresto per il solo reato di lesioni personali aggravate ma non per quello di tentata violenza sessuale. Nel 2015, invece, una 21enne americana venne aggredita in Borgo San Jacopo e immobilizzata da due uomini che tentarono di violentarla, prima che le grida della vittima attirassero l'attenzione dei vicini costringendo i due a darsi alla fuga. In tempi più recenti, a marzo, tre romeni di 32, 46 e 60 anni hanno circondato una 23enne su un bus di linea palpeggiandola. Pochi giorni fa, infine, una 22enne ha denunciato di aver subito le molestie di uno straniero in viale Strozzi.