Alla fine Anna Rita s’è buttata. Uno stipendio sicuro, due bimbi di nemmeno quattro anni sulle spalle e le rate del mutuo da pagare, non l’hanno fermata. Le corse casa-asilo-ufficio, i lunedì mattina, la prospettiva di “affittare” la propria vita fino alla pensione, riappropriandosene solo di straforo, nei fine settimana o durante le ferie, erano diventati insopportabili. Oggi, è tra le migliaia di italiani che hanno deciso di farla finita. E di mettersi in proprio con un Bed and breakfast.

Un settore che sta crescendo a ritmi esponenziali ed era anche l’ora: nessun Paese al mondo può vantare le bellezze culturali e artistiche custodite dalle nostre città. Un brand di sicuro successo a disposizione di chiunque voglia sfruttarlo, gratuito ed esclusivo. Il David di Donatello, la Valle dei Templi, la Torre di Pisa e gli altri straordinari tesori disseminati lungo lo Stivale, sono già di per sé un’attrattiva formidabile per i turisti di tutto il Pianeta. Secondo una ricerca del Sole 24 ore, l’Italia è al terzo posto per giro d’affari dopo Francia e Stati Uniti.

foto Wikipedia
foto Wikipedia

Non è quindi un caso se B&B e affittacamere stanno crescendo a ritmi vertiginosi in tutte le regioni: solo negli ultimi cinque anni, rivela una ricerca di Confesercenti, hanno segnato un aumento del 56% e si prevede che “da qui al 2021 il numero sia destinato a salire ancora del 23%”. Questo perché le barriere all’ingresso sono veramente modeste: talora basta avere una casa grande e qualche stanza in più da destinare agli “ospiti”. Diverso è il discorso di B&B o affittacamere più strutturati, dove l’investimento iniziale può variare notevolmente.

L’iter burocratico non è particolarmente gravoso: non serve iscriversi al registro delle Imprese né è obbligatorio aprire una partita Iva. Inoltre, per avviare il B&B è sufficiente presentare una dichiarazione di inizio attività  (e dei periodi di non attività) allo sportello Suap del Comune in cui si trova la struttura (in diversi enti la pratica si può sbrigare online), nonché una serie di documenti relativi all’immobile (contratto di proprietà o affitto, planimetria, assicurazione, etc.). C’è un limite: l’attività non può essere continua per tutto l’anno e va interrotta alcuni mesi. Questo perché il B&B in Italia viene considerato come una sorta di secondo lavoro. L’alternativa “professionale” è l’affittacamere che non ha limitazioni temporali né limiti di camere o posti letti, ma in questo caso occorre registrarsi come impresa nell’apposito registro.

E dopo? Si può iniziare a guadagnare? Basta sedersi e aspettare che i clienti bussino alla porta? Neanche per sogno. Considerate che, stando agli ultimi dati Istat, in Italia ci sono circa 25 mila bed and breakfast e, come vi dicevo sopra, sono destinati ad aumentare nel giro di pochi anni. E quindi che fare? Come distinguersi nel mare magnum dei siti vetrina alla booking o airbnb?
Da quello che ho potuto vedere in giro, vince chi sa valorizzare i punti di forza. Per esempio, se scelgo di passare un fine settimana in un paesino dell’Etna cercherò i B&B che offrono pacchetti di escursioni sul Vulcano.

Il mio consiglio è di costruire una forte brand identity, partendo dalla costruzione di un sito web accattivante che racconti la vostra storia e le esperienze dei vostri ospiti, con una scelta grafica precisa capace di ispirare i potenziali clienti. E questo per almeno due motivi.
Primo. Non so voi, ma io prima di terminare una transazione su un sito alla booking.com verifico il prezzo sul portale dell’albergo o b&b per vedere se può essere più vantaggioso l’acquisto diretto. Inoltre, attraverso il sito riesco sempre ad ottenere informazioni aggiuntive, a partire da un maggior numero di fotografie.
Secondo. Sono portato a pensare che un sito curato ed esaustivo sia un indizio di affidabilità e personalità della struttura. Peraltro non servono investimenti elevati, si può per esempio ricorre a site builder come Flazio, che permette di creare il proprio sito importando i contenuti da Facebook, oppure Wix, che consente di scegliere su un ampia gamma di template.

Un consiglio che mi sento di dare è quello di offrire ai visitatori il 10% di sconto sui prezzi in cambio dell’iscrizione alla newsletter, che potrete sfruttare in seguito per nuove promozioni e per fidelizzare il cliente.
Naturalmente, è opportuno giocarsi tutte le carte. La presenza sui social,  certo, ma anche dedicare un paio di ore alla settimana a Trip advisor è a mio avviso imprescindibile.

The post B&B con personalità, la ricetta per distinguersi (e guadagnare) appeared first on Wired.