Non sarebbe una foto, ma un video a inchiodare l'appuntato dei carabinieri accusato di aver stuprato una studentessa statunitense sulle scale mentre un suo collega più anziano ne violentava un'altra sull'ascensore."Io non ho violentato nessuno", dice il militare – sospeso dal servizio – in attesa di essere interrogato domani dai pm, "È vero, ho avuto un rapporto sessuale con la ragazza, ma è stato un rapporto consenziente. Mi ha invitato lei a salire. Il mio collega? Era lì anche lui, non ho visto però cosa facesse. Io stavo sul pianerottolo dell' appartamento, lui nell' ascensore".Le prove in mano ai pmDue versioni contrastanti: una, quella delle ragazze, che parla di due uomini in divisa che hanno approfittato della situazione e della fiducia riposta in loro; l'altra, quella dei carabinieri, secondo cui si è trattato di rapporti consenzienti.Che il rapporto sessuale ci sia stato è fuori di dubbio. Lo confermano le tracce biologiche trovate sulle scale e nell'ascensore della palazzina – anche se si attendono gli esami definitivi – e i tamponi eseguiti sulle ragazze che provano un rapporto recente. Ma c'è anche un video, come racconta il Corriere: lo ha girato una delle ragazze mentre saliva verso l'appartamento. Mostra il pantalone della divisa e la fondina con la pistola. E si sente un "bastard, bastard" pronunciato dalla ragazza e che proverebbe come lei fosse tutt'altro che consenziente.Il pm: "Il video non è determinante"Frena però il pm Giuseppe Creazzo secondo cui si tratta solo di "un fotogramma", di "un secondo di video" girato "in una situazione di confusione". L'uomo in divisa sarebbe stato filmato per sbaglio in discoteca: "E la persona che si vede non è identificabile", dice il procuratore secondo Repubblica.La 21enne è la stessa che ha riconosciuto l'appuntato scelto – il più anziano dei due – in foto e in procura ha spiegato che aveva il telefono in mano per chiamare i soccorsi, ma che nel panico non era riuscita ad aprire l'app per telefonare, ma la fotocamera.