FILE - This April 3, 2013 file photo shows bitcoin tokens in Sandy, Utah. The nation's election regulator says that groups can't receive contributions in the form of Bitcoins, at least for now. The Federal Election Commission (FEC) on Thursday passed on a request by the Conservative Action Fund to use the digital currency. It had asked the FEC whether it could accept Bitcoins, how it could spend them and how donors must report those contributions. (AP Photo/Rick Bowmer, File)

La Cina non è mai stata fan delle cripto valute. Stavolta, però, la decisione presa dai funzionari cinesi sarebbe definitiva: secondo il Wall Street Journal, la Cina avrebbe deciso di bloccare le piattaforme locali di criptovalute. Questo rappresenterebbe un duro colpo per il mercato, al momento in piena espansione, ma che non accetta di buon grado di essere soggetto a una regolamentazione. La misura, secondo Bloomberg, non dovrebbe però riguardare le piattaforme dove si svolgono gli scambi non commerciali (chiamate over the counter), su cui il Governo non esercita controlli.

Secondo alcuni esperti, la Cina considera le valute digitali un elemento di disturbo, che potrebbero minare l’equilibrio economico nazionale: nel 2016, sono state molte le persone che hanno acquistato bitcoin e venduto yuan, preoccupate del fatto che il valore della valuta nazionale potesse precipitare. È proprio in Cina, inoltre, che sono ubicati alcuni dei server che monopolizzano le certificazioni delle transazioni su scala internazionale. Tempo fa, in Cina era localizzato il 90% delle transazioni totali del mercato, oggi la percentuale si attesta sul 25%.

La minaccia all’ordine economico aveva già determinato le misure di restrizione nei confronti delle Ico, messe in atto dal governo cinese circa una settimana fa. Mentre il valore del bitcoin continua a rispecchiare i nervosismi del settore, i tre principali operatori di mercato – BTC China, Huobi e OKCoin – hanno dichiarato ieri di non aver ancora ricevuto alcun ordine o provvedimento dal governo. Qualora il ban cinese venisse confermato, ci sarebbero importanti conseguenze per il bitcoin: del resto, il suo valore non può prescindere dalle possibilità di utilizzo che il mercato prevede.

The post La Cina vuole stoppare l’utilizzo di bitcoin appeared first on Wired.