L’esasperazione gioca brutti scorsi. E così la periferia est di Roma non trova pace, ormai è un Far West, un tutti contro tutti.In queste ore, nel quartiere di Tiburtino III, già terreno di scontro tra migranti e residenti, si sono registrate nuove tensioni. Stavolta si fronteggiano due schieramenti agli antipodi: da un lato c’è CasaPound Italia e, dall’altro, gli antagonisti. Così il consiglio straordinario, indetto dal Municipio per decidere le sorti del centro di accoglienza di via del Frantoio, viene interrotto. Il centro anziani di via del Badile, dove era in programma la seduta, si trasforma in un campo di battaglia. Tra slogan, provocazioni e lancio di oggetti che hanno coinvolto anche i residenti e ferendo alla testa almeno una persona. Più di un nuovo grattacapo per la Questura che ha schierato un cordone della celere per evitare che le due frange entrassero in contatto.Come rendono noto da via Napoleone III, infatti, “un centinaio di manifestanti dei centri sociali, delle ong e del mondo della cooperazione hanno tentato di impedire l’ingresso dei cittadini e dei militanti di CasaPound Italia”. “Sventolavano bandiere rosse e cercavano di bloccarci – riferisce il responsabile politico di CasaPound per il Lazio Mauro Antonini, il promotore della richiesta del consiglio straordinario – C’è stato un lancio di oggetti e più di un momento di tensione ma siamo riusciti a entrare”.Attualmente la situazione è ad un punto di stallo. Con le “tartarughe frecciate” all’interno della struttura e gli antagonisti fuori. Nel frattempo, la struttura di accoglienza da cui si è accesa la miccia è sorvegliata dalle forze dell’ordine.[video 1441361]