“La Reggina sta come una società… aspetti che guardo un attimo”. Rimette gli occhiali (che in precedenza aveva tolto), prende in mano un foglietto e dice: “la Reggina ha 39 punti, è al quarto posto, ha fatto 34 gol e 24 li ha subiti”. Ci mette un po’ di ironia, il Presidente della Reggina Marcello Cardona. Lo fa per sdrammatizzare in un momento un po’ così. “Al di là della risposta spero simpatica e ironica, ma anche per tirarci su, è il momento di andare avanti, continuare, lavorare. Tutto sommato la squadra ha continuato sempre a giocare più o meno bene, esprimendo sempre un bel gioco. E’ stata attrattiva da parte di tutti, dai nostri tifosi ai media nazionali. Ora c’è questa flessione che spero passi presto. C’è una forte volontà a superare questo momento”, ha detto il numero uno amaranto in un lunghissimo intervento a Video Touring.
“Se questo avvio di girone di ritorno ha spiazzato anche noi? Beh, certo, bisogna prendere le cose così come stanno. Non solo noi società, ma anche tecnico, staff e giocatori. Va fatta un’analisi su queste sconfitte, perse in modo particolare. Come tifoso e appassionato dico che se il primo tempo di Reggina-Pisa fosse terminato 2 o 3 a 0 nessuno diceva niente, così come dopo il pari a Palermo ero convinto che avessimo portato via tutti i punti. Secondo noi c’è una crisi di risultati, pur con tanti problemi, e alcuni non sono stati resi noti, come ad esempio che prima di Reggina-Pisa ben 7 giocatori durante la settimana hanno avuto dissenterite, influenza, degli episodi e non solo questo ci sono andati contro. Succede a noi ma anche agli altri, è martedì. Se avessimo fatto un campionato mediocre fin dall’inizio, e oggi magari ci ritrovassimo quintultimi, probabilmente tutti avremmo detto: ‘bene, la squadra sta facendo ciò che doveva fare’. La squadra invece sta facendo molto bene”.
E poi torna sull’abbraccio con Inzaghi in sala stampa: “si voleva trasmettere il fatto che fossimo tutti insieme, società, calciatori. Io sono sceso subito negli spogliatoi, al fischio finale, mi hanno detto che ci sono state situazioni particolari, ho visto i giocatori e l’allenatore dispiaciuti e quindi mi è sembrato giusto fare quello che un reggino vero, in un momento di debacle o depressione di un altro reggino, lui è piacentino, fa, cioè darsi coraggio. Un gesto affettuoso, consapevole”.
Sugli obiettivi, Cardona tiene a fare chiarezza: “abbiamo sempre detto, perché un po’ d’esperienza c’è, che le valutazioni verranno fatte nel momento giusto. Io ho sempre parlato del 31 marzo, e la confermo come data. Poi sento dire: ‘non vogliono andare in Serie A’. I giocatori, se vanno in Serie A, hanno già il contratto, con l’importo per la Serie A, così l’allenatore e così la società, che oggi prende X in Lega B e in Lega A prende tre volte tanto. Tutti vogliono andare in Serie A, ci mancherebbe. Io leggo, sento, ma non sono mai andato dietro a cose… la società Reggina sta coi piedi a terra, si cerca di volare basso. Poi possiamo leggere, ridere, ma dobbiamo essere tutti molto seri e guardare la realtà. Non si è compresa una questione: l’imprenditore Saladini ha preso una squadra destinata a cominciare dalla Promozione. La società è stata ripescata meno di cinque anni fa e non sarebbe potuta essere stata ripescata di nuovo nelle categorie nazionali. Ha voluto fare, questo lo dico io da reggino e da persona esperta, un atto d’amore ma anche un atto economico importante, che rasenta l’inverosimile, perché la società rilevata era stracolma di debiti. Dobbiamo arrivare a maggio sereni, per fare poi una programmazione per il secondo e terzo anno. Ma se non metti a posto i conti, la stabilità non ce l’hai né economica né tecnica. Ma questo è elementare, palese. Il mercato di gennaio per questa questione è stato particolare, ma è stato comunque fatto. E non solo: la proprietà a giugno e a luglio non si è limitata a inserire qualche giovane, ma per un ragionamento imprenditoriale si è deciso di seguire una strategia”.
“Se ci fosse qualcosa di irregolare, qualcosa di non trasparente, la mia storia, il mio modo d’essere, certificato in tanti anni di lavoro, mi porterebbe in modo chiaro e netto a dire le eventuali problematiche, senza consultare nessuno, perché ho le mani libere – precisa – Svolgo questo incarico solo alle dipendenze dei reggini. Mi hanno detto che qualcuno pubblicamente ha detto: ‘hanno pagato, non hanno pagato’. E’ offensivo verso Saladini, che non solo ha pagato ma ha anche investito e in maniera importante. La società ha un debito, realizzato dalle ultime proprietà, molto importante. Gli ultimi 10 anni della Reggina se li ricordano tutti, tra mancata iscrizione, illeciti, penalizzazioni. Ma esiste un decreto legge, il numero 14, varato il 12 gennaio 2019, che prevede il ricorso per l’accordo di ristrutturazione del debito. Trattasi di una legge dello Stato di cui tutte le società si possono avvalere”.
Sempre in riferimento alla ristrutturazione, si apre il discorso relativo al possibile deferimento: “con questa montagna di debiti c’era davvero di lasciar perdere tutto, ma l’imprenditore ha deciso di accollarseli. Corrispondono a decine di milioni. Questa Reggina non ha debiti con nessuno, ha pagato tutte le scadenze, ha pagato anche gli ultimi emolumenti prima della partita di Pisa, una settimana prima. A fine dicembre si è fatto con il Tribunale il ricorso all’omologa per l’accordo di ristrutturazione. Voglio precisare, anche per lo stile di questa società, che questa società è stata comprata dal Tribunale e per il debito si rivolge al Tribunale, perché bisogna fare le cose in trasparenza e nel rispetto dei creditori. La società è stata massacrata di pignoramenti, obblighi di pagamenti, accertamenti della Guardia di Finanza. Come i funghi. Ognuno portava un titolo e bisognava adempiere. Si doveva tirare una riga e così si è ricorso a questo istituto previsto dalla Legge. Adesso c’è un iter che riguarda l’aspetto giudiziario. E’ stato nominato un curatore che cura i pagamenti. In queste ore abbiamo ricevuto la visita, prestabilita come per tutti, della Covisoc, che ha guardato le nostre carte e sono a posto. Ora si sta facendo un ragionamento perché c’è la scadenza di giovedì e poi quella di marzo. C’è una interlocuzione aperta con il Tribunale, che andrà avanti fino al 15, dove vi preannuncio che la Reggina chiederà di pagare. Questo lo dico perché abbiamo i nostri tecnici e commercialisti, ma non possiamo fare niente senza l’avallo del Tribunale. Noi ci rimettiamo alle istituzioni. Con la Federazione non abbiamo alcun contenzioso. Ricordo che la Federazione ci ha assegnato lo svolgimento di una partita della Nazionale”.
“Perché il Tribunale impedisce di pagare? Perché trattandosi di un accordo di ristrutturazione, ci sono tanti creditori e il Tribunale dice: ‘andiamo a vedere in questo accordo chi deve avere, chi non va pagato, chi va pagato prima o dopo’. E’ un modo per tutelare i creditori e anche queste scadenze, che noi siamo pronti a pagare. Faremo quello che la Federazione ci dirà. Nel momento in cui alcune cose non le riterremo corrette, faremo i nostri passi. Se avremo delle sanzioni le valuteremo e ricorreremo fino all’ultimo stato di ricorso. Ad oggi però non sappiamo nulla perché è un fatto nuovo, anomalo. Ora le società si stanno avvalendo di questo istituto. Noi vogliamo essere rispettosi, ma se la giurisdizione ordinaria ci tira una giacca da una parte e la sportiva ce la tira dall’altra, vedete un po’ dove si deve tirare. Noi siamo pronti e rispettosi”.
Poi gli ultimi annunci, prima di quello su premio promozione e stadio: “un’ora fa parlavo con l’amministratore delegato e dicevo che dobbiamo portare avanti lo scouting del settore giovanile. Sono i fatti. Stiamo lavorando per approfondire alcune questioni, e per questo ringrazio il sindaco metropolitano, per allargarci e andare fuori. Si è parlato dell’impianto di illuminazione così come per il terreno di gioco. Abbiamo trovato una disponibilità importante. E poi vorrei dare uno scoop: vi comunico che con una rappresentativa di atleti, e il direttore, abbiamo messo in campo una discussione per il premio promozione“.
“Sullo stadio abbiamo incontrato nel mese scorso una grossa azienda ingegneristica a Milano, che ci deve fare un prospetto, un preventivo di progetto. L’a.d. Ricci interesserà un’altra azienda ingegneristica per un progetto che presenteremo al Sindaco in modo tale che si vada avanti. Noi siamo già in una fase operativa importante. Oltre a questo aggiungo che la Reggina si è messa nelle mani di una grande azienda per un progetto quinquiennale di sviluppo riguardo marketing e finanza”.