allenatore

Antonino Zumbo, allenatore di calcio Uefa B, ha scritto alla redazione di StrettoWeb per sfogarsi circa una situazione personale di cui è stato vittima. Nel 2020, Zumbo è entrato a far parte dello staff del centro tecnico del Lecce, ma in questo scritto, che proponiamo di seguito, non fa alcun riferimento ad alcuna società. “Buongiorno e mi scuso anticipatamente per il disturbo – comincia la lettera – ma volevo sfogarmi con voi che magari potete dare spazio a me, mister che come tanti altri siamo succubi di tante società e situazioni che fanno ‘a botte’ con il vero senso di questo sport tanto amato”.

“Tutto – comincia la sua storia – parte dal fatto che scopro di aver fatto attività senza essere stato tesserato o meglio con la presa in giro del tesseramento il quale non è stato completato. In questi 6 mesi e dico 6, ho avuto la responsabilità di 50 ragazzi portandoli in tutti i campi della provincia di Lecce e non solo, portandoli a Milano vista l’affiliazione che il sottoscritto aveva fatto contrattualizzare alla società, ho partecipato a tornei Figc, Campionati Figc…. Ma la cosa molto importante – continua – è che i genitori avevano dato in mano alla società i loro figli ad un mister qualificato, sì, ma per mesi non tesserato dalla stessa e non assicurato. Il tutto figlio di una cattiva gestione societaria ed economica importante, di un essere approssimativi a fare scuola calcio, di una mancanza di rispetto grossa nei confronti di uno come me che stava portando avanti la ‘carretta’ per tutti”.

Ecco chi rovina questo mondo… Ecco, dovrebbe essere mandato via… Ecco dove la nostra federazione, che tanti corsi ci impone e che tanti aggiornamenti ci fa fare, dovrebbe intervenire e declassamento questi soggetti e buttarli fuori da questo mondo che tanto bello è, ma tanto rovinato lo è pure”, conclude rammaricato.