
Era prevedibile. Una falla nel sistema sta provocando malumori e, se non si risolve, rischia di creare seri danni. Il riferimento è alla Reggina, alla questione Irpef non pagato dopo “no” del Tribunale e all’attacco di alcune società. Non è mai esistito, nella storia del calcio, un caso simile, anche perché la norma “salva-aziende” è in vigore dal maggio scorso. E così accade che in Assemblea di Lega la Reggina sia costretta a difendersi dall’attacco di qualche società. Prevedibile, dicevamo.
Tra i club c’è il Brescia, uscito allo scoperto attraverso il DG Micheli, il quale non ha usato mezzi termini: “la Reggina da marzo non sta pagando l’Irpef, ma solo gli stipendi. Secondo noi e altre società va esclusa dal campionato. Da noi queste cose non succedono. Può darsi siano stati fatti degli errori, ma paghiamo tutto”, le sue parole, come riporta Bresciaingol. Evidentemente, va detto, la presenza della società amaranto in Lega quest’oggi ha fatto paura a qualcuno, così come l’esposizione di “tesi difensive” che risultano legittime. Eppure il Brescia, alle prese coi problemi societari, con un Cellino ormai odiato da tutti, con un allenatore ogni 15 giorni, con una posizione in classifica molto pericolosa, pensa alla Reggina, probabilmente senza conoscere i fatti nel dettaglio. O conoscendoli, ma facendo finta di non sapere…