Reggina-Cosenza Guarascio

Ancora aria tesa a Cosenza. Tifosi contro Guarascio, la contestazione è ormai aperta da tempo e si è acuita anche ieri dopo la pesante cinquina subita a Como. Mister Viali è in discussione, ma per ora rimane in panchina, anche per l’impegno ravvicinato. Infatti ora, per i rossoblu, arriva il difficile impegno interno contro la Reggina nel derby del San Vito-Marulla di martedì sera. Un clima d’odio che non a tutti piace. E, per questo, a intervenire sono anche le Associazioni. Il Presidente di Legalità Democratica, l’Avvocato Maximiliano Granata, si è schierato in difesa del club e di Guarascio: “Le parole d’odio partono dallo stadio e fuoriescono per le strade. L’odio, no! L’odio è sempre e comunque inaccettabile, sia nella società che nello sport. Qui ci starebbe bene il consueto racconto su come si comportano le tifoserie di tutta Europa: vanno allo stadio per incoraggiare la propria squadra e i giocatori”, si legge.

Basta con le polemiche, Cosenza non merita questo odio e questo linguaggio che poco si addice alla città di Telesio – continua – Si può ricavare che, se l’odio è intrinsecamente malvagio, è un sentimento che bisogna a sua volta odiare. E che, quindi, c’è solo un odio buono: l’odio per l’odio. Sarebbe pedagogicamente sublime se, nella vicenda dell’ultima posizione del Cosenza nella classifica di serie B, qualche capopopolo domestico provasse a praticarla e a imporla. Non stare a guardare, non tollerare l’odio e questo deve essere l’impegno delle istituzioni e di tutti i cittadini cosentini”.

“Vi è di più del Presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio e dei suoi dirigenti. Ho da precisare che, se non avessi verso di lui e i suoi dirigenti altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di loro si scatena la rabbia idrofoba di soggetti odiatori e strumenti mediatici del genere, per tributargli la mia stima e la mia solidarietà”, conclude Granata.