Si continua a parlare di Giustizia Sportiva, nel calcio, alla luce della penalizzazione della Juventus e del caso Reggina. Accuse e processi diversi, sì, ma accomunati dalle soliti lungaggini giuridiche tutte italiane che entrano purtroppo in contrasto con i risultati sportivi e con le tempistiche di calendario. Per questo, se da una parte la Figc punisce e sanziona, senza condizioni, ribadendo la propria autonomia, dall’altra il Coni restituisce e riporta tutto indietro. E la stagione calcistica sta per terminare.

<!– Leggi anche –>

REGGINA

Il Coni “ribalta” la Figc: la penalizzazione alla Juve e il “segnale” sul caso Reggina

Reggina-Inter prepartita Cardona e Saladini

Alla luce di questo, scende in campo il Ministro dello Sport Andrea Abodi: “farò la mia parte, di concerto eventualmente con i miei colleghi di governo e ascoltate le parti, affinché ci sia una riforma della giustizia sportiva, ha detto, come riporta Calcio e Finanza. “Qualcosa bisogna modificare perché le decisioni siano comprensibili e la tempistica rispettosa della reputazione della competizione. Punto all’obiettivo: una giustizia giusta, tempestiva ma rispettosa dei tempi dello sport”.

L’Avvocato Sperduti (esperto di Diritto Sportivo): “la buona fede della Reggina potrebbe far annullare la sentenza”

Entra più nello specifico l’Avvocato Matteo Sperduti, che a Pianeta Serie B parla proprio del caso Reggina: deferimento e penalizzazione sono “tutti fatti documentali a cui, comunque, non si può esimere dal tener conto anche dello stato attuale del club che deve ottemperare alle preclusioni imposte dal Tribunale Fallimentare in relazione al pagamento dei contributi e degli emolumenti in questione. La penalizzazione, comunque, è stata applicata anche al di sotto del minimo edittale previsto per i casi similari, quindi ipotizzo che una esimente sia stata riconosciuta alla società”.

“Tutto gira intorno alla valutazione che è stata fatta dal Tribunale circa lo stato attuale della società calabrese – dice ancora l’Avvocato – la quale non può in autonomia decidere di provvedere ai pagamenti degli emolumenti in quanto sottoposta al regime fallimentare. In questo senso, avendo la stessa anche presentato un piano di ristrutturazione del debito delle precedenti gestioni in cui era ricompreso anche il pagamento delle somme da cui è nato il deferimento, a quanto sembra non omologato dal Tribunale, questo nei procedimenti di appello potrebbe determinare anche il relativo riconoscimento dell’attenuante e della buona fede tale da ottenere un annullamento della sentenza del Tribunale di primo grado“.

“L’ordinamento sportivo è stato creato appunto per garantire una autonomia ed indipendenza degli enti federali”, aggiunge. “E’ chiaro però che le norme statali impongono la prevalenza dell’ordinamento statutario su ogni altro ordinamento settoriale autonomo. Quindi, in casi similari, l’ordinamento sportivo avrebbe dovuto adattarsi alle disposizioni dell’ordinamento superiore”. Anche per Sperduti c’è il rischio di slittamento playoff: “se si andrà avanti in sede giudiziaria ci sono buone possibilità che i play off slittino di almeno 10 giorni”.